Racconti

LA SORELLANZA – PROLOGO

Scritto da Damiano Bondi

Piana del Resco è un dispetto al proprio nome: è un paese tutto in salita (o in discesa, visto dall’altra parte), arroccato alle pendici del Pratomagno, tra Firenze ed Arezzo. Qui la vita non scorre tranquilla: piuttosto va a singhiozzi, come il torrente che scorre accanto alla via principale, e che ha dato nome e forma a tutto il borgo. Una volta c’erano tanti mulini sul Resco: poi il mugnaio, come a volte accade agli uomini, si riproduceva, la famiglia si allargava e via via nasceva una piccola contrada; quando le contrade si sono toccate, è nato questo paese tutto in lunghezza, un serpentone che prende il sole sui colli toscani. A Piana del Resco non c’è neanche una gelateria, ma ci sono tre macellai, cinque fornai e due chiese, una in testa e una in coda. A monte c’è la millenaria Pieve romanica, che diventa tanto più bella quanto più invecchia – a immagine della Vergine eterna cui è dedicata. A valle, invece, c’è una parrocchietta scalcinata, né bella né antica, che per stare in piedi si appoggia alle case vicine. È qui che si svolgono, per lo più, le nostre storie.

In questa parrocchietta dedicata a San Miniato, dimenticata dal mondo ma non da Dio, dieci anni fa arrivarono tre sorelle, non di sangue ma di vocazione. Venute da un ordine di clausura, dettero vita a un ordine di apertura. Fu così che nacque la Fraternità, che qui chiameremo – per ovvie e doverose questioni di genere – la Sorellanza. All’inizio c’erano solo loro, le tre sorelle e lo Spirito: poi arrivò la prima ragazza madre con i suoi figli, la seconda con i suoi figli, la terza con i suoi figli. A questi bimbi mancava il padre: trovarono quello con la P maiuscola.

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Damiano Bondi

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